ERWITT, IL PUBLIC PROGRAM ALLA CASTIGLIA DI SALUZZO

Al via il Public Program dedicato alla mostra "Elliott Erwitt. L'ideale fuggevole". Tre incontri gratuiti che approfondiscono la figura e il lavoro del fotografo franco-americano, autore delle circa cento immagini selezionate e esposte a Saluzzo fino al prossimo 23 febbraio.
Fondazione Artea

In Castiglia al via il Public Program dedicato alla mostra in corso “Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole”, promosso e organizzato da Fondazione Artea in collaborazione con il Comune di Saluzzo, a cura di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la partecipazione dell’Accademia Albertina.

Un ciclo di incontri gratuiti e aperti al pubblico che approfondisce la figura e il lavoro del fotografo franco-americano, autore delle circa cento immagini selezionate e esposte a Saluzzo fino al prossimo 23 febbraio.

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione su Eventbrite o scrivendo a info@fondazioneartea.org.


Le idee, per quanto siano straordinariamente interessanti nella conversazione e nella seduzione, hanno poco a che vedere con la fotografia. La fotografia è il momento, la sintesi di una situazione, l’istante in cui tutto combacia. È l’ideale fuggevole. Elliott Erwitt 

Sabato 1° febbraio – ore 16.30
L’IDEALE FUGGEVOLE
con Biba Giacchetti e Monica Poggi

In compagnia di Biba Giacchetti, curatrice dell’esposizione nonchè collaboratrice e amica di Erwitt, e di Monica Poggi, curatrice di CAMERA, approfondiremo il percorso artistico dell’autore, dai più celebri capolavori in bianco e nero alle meno note – ma altrettanto mirabili – fotografie a colori. Un viaggio nell’arte di un grande maestro della fotografia, il cui sguardo ha saputo raccontare il mondo, dai piccoli gesti quotidiani ai grandi avvenimenti e personaggi del Novecento, restituendoci immagini indimenticabili. Attraverso le fotografie più note dell’autore, ma anche gli scatti meno conosciuti, il pubblico potrà scoprire la sua filosofia di vita e il modo di intendere la fotografia che ha guidato tutta la carriera di Erwitt.

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Sabato 8 febbraio – ore 16.30
UNA PASSEGGIATA CON ELLIOTT ERWITT
con FRANCESCA COMISSO – Accademia Albertina di Torino

Una speciale visita guidata in mostra con Francesca Comisso, storica dell’arte, curatrice e docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che accompagnerà il pubblico in un percorso tra le immagini, i personaggi e gli aneddoti attorno all’opera e la vita di Erwitt. L’appuntamento è pensato per essere dialogico e partecipativo, con momenti di dibattito collettivo per riflettere insieme sui temi emersi dalla visione delle fotografie esposte.

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Io non sono serio. Io cerco seriamente di non essere serio. Elliott Erwitt

Sabato 22 febbraio – ore 16.30
L’IRONIA DEL QUOTIDIANO 
con Michele Smargiassi e Walter Guadagnini

Incontro con il giornalista Michele Smargiassi e il direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini per scoprire il lato più ironico e irriverente della fotografia di Elliott Erwitt. L’umorismo ricopre uno spazio speciale nell’opera dell’autore franco-americano, che nel racconto del quotidiano ha dimostrato una sorprendente capacità di intrecciare leggerezza e profondità, restituendoci immagini che – come scrive Smargiassi in Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola – costituiscono veri e propri “ricostituenti emotivi”. Dai buffi ritratti di famiglia al comico scambio di sguardi tra i protagonisti dello scatto Bratsk Wedding, l’incontro sarà un’occasione per scoprire alcuni dei momenti più giocosi e surreali ritratti da Erwitt, soffermandoci sulle potenzialità comiche del medium fotografico e divertendoci con le immagini.

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BIOGRAFIE

Biba Giacchetti, nata a Roma, ha completato gli studi superiori a Parigi e ha conseguito una laurea in Giurisprudenza in Italia. Dopo diversi anni nel campo della comunicazione aziendale, ha scelto di seguire la sua vera passione, dedicando gli ultimi 25 anni alla fotografia d’arte. Collabora con alcuni dei fotografi più illustri al mondo, come Steve McCurry, Elliott Erwitt, James Nachtwey, Eugene Richards, Mary Ellen Mark e Zanele Muholi, affermandosi come una figura di riferimento nel settore. Ha fondato Orion57, un centro rinomato specializzato nello sviluppo di progetti di fotografia d’arte per aziende e il settore culturale. La sua influenza si manifesta attraverso la curatela di oltre 80 mostre in prestigiosi musei italiani e internazionali, ognuna delle quali ha riscosso un successo di pubblico straordinario. Tra le esposizioni più significative figurano collaborazioni esclusive con artisti come Steve McCurry, Elliott Erwitt, Tina Modotti, Zanele Muholi, Kurt Amman, Dario Mitidieri, Joey Lawrence e Eolo Perfido. Oltre alle sue attività curatoriali, Biba Giacchetti è un’autrice apprezzata, docente e una figura fondamentale nell’acquisizione di stampe d’arte per collezionisti sia privati che pubblici.

Monica Poggi (1991, Bologna) è storica della fotografia. Dal 2019 è Curatrice e Responsabile Mostre a CAMERA (Torino). La sua attività di ricerca si concentra in particolare su professioniste e autrici centrali nella diffusione del linguaggio fotografico. Fra le principali esposizioni da lei curate si segnalano: Lisette Model. Street Life; Ketty La Rocca. Se io fotovivo; Eve Arnold. L’opera 1950 -1980; Fotografia è donna; Dorothea Lange. Racconti di vita e lavoro; Robert Capa e Gerda Taro; Fotografia è donna. L’universo femminile in 120 scatti dell’agenzia Magnum Photos dal dopoguerra a oggi; Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960. Il suo lavoro si concentra, inoltre, sui temi dell’accessibilità e della democratizzazione culturale. All’attività curatoriale affianca quella di scrittura, collaborando all’interno di progetti editoriali e riviste di settore.

Francesca Comisso è docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, ed è membro dell’Archivio di Pinot Gallizio. È cofondatrice di a.titolo, primo collettivo curatoriale in Italia e tra le prime organizzazioni a operare nello spazio pubblico con progetti di natura collaborativa e multidisciplinare, volti a promuovere il rapporto tra arte, territorio e società civile. In occasione dell’incarico di direzione artistica del CESAC al Filatoio di Caraglio (2010-2014), con a.titolo ha sperimentato formati espositivi context specific e community based, promuovendo la creazione di contesti dialogici e partecipativi in mostre e progetti su temi legati ai diritti, alla memoria e alle politiche dell’identità. Ha insegnato per alcuni anni al Corso di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino, al Corso di Architettura del Politecnico di Torino, all’Accademia Carrara di Bergamo, alla NABA di Milano e allo IED di Torino. Ha collaborato con soggetti indipendenti e con diverse istituzioni, tra le quali la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Merz e, dal 2016 al 2021 il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Dal 2022 al 2024 è stata collaboratrice in staff dell’assessora alla cultura della Città di Torino.

Michele Smargiassi è nato nel Forlivese, verso la metà del secolo scorso ed è laureato in Storia contemporanea all’Università di Bologna con una tesi sulle cartoline illustrate. Ha lavorato a l’Unità, poi dal 1989 a la Repubblica. Si occupa da trent’anni di fotografia e cultura visuale. Nel 2009 ha creato e ora gestisce il blog Fotocrazia. Oltre a testi per mostre, cataloghi, riviste e volumi altrui, ha scritto Voglio proprio vedere (Contrasto, 2021); Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola (Contrasto, 2020); Un’autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso, Contrasto, 2009); Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane (Dalai, 2011). Ha scritto alcuni saggi in volumi collettivi: La famiglia foto-genica per gli Annali della Storia d’Italia Einaudi (2004), Bugie dell’elocutio nella raccolta Etica e fotografia (Derive Approdi, 2015); La Camera chiara di Roland Barthes in Nuove visioni (Contrasto, 2020). Ha collaborato a dieci volumi della collana Maestri della fotografia (Repubblica / National Geographic, 2019-2020) e ha curato la collana Visionari (Repubblica / National Geographic, 2020-2023). Fa parte del direttivo della Sisf – Società Italiana di Studi di Fotografia, del comitato scientifico del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena e del comitato scientifico della Fondazione Nino Migliori.

Walter Guadagnini, nato a Cavalese (Trento) nel 1961, vive e lavora a Bologna, dove insegna Storia della Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti. Dal 1995 al 2005 ha diretto la Galleria Civica di Modena, mentre dal 2004 al 2015 ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Scientifica del progetto “UniCredit e l’arte”.Tra il 2006 e il 2022 è stato responsabile della sezione fotografia del Giornale dell’Arte. Dal 2016 dirige CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e, dal 2018, è Direttore Artistico del Festival “Fotografia Europea” di Reggio Emilia, oltre a far parte del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani. Dal 2021 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Alinari per la Fotografia di Firenze. Come autore, nel 2010 ha pubblicato Una storia della fotografia del XX e del XXI secolo (Zanichelli) e ha curato il progetto editoriale Fotografia, una collana in quattro volumi edita da Skira tra il 2010 e il 2014. Più recentemente, nel 2022, ha pubblicato Fotografia. Due secoli di storia e immagini (Edizioni Gallerie d’Italia/Skira).