Solstizio d’inverno: musica e fotografia al Filatoio di Caraglio

In occasione del progetto "Solstizio d'inverno" dell’editore Nino Aragno, sabato 21 dicembre, alle ore 16.30 al Filatoio di Caraglio si terrà lo spettacolo "Festina Lente. Musica e storie di strada" con Sara Cesano (violino) e Sergio Pozzi (chitarra acustica e voce).
Fondazione Artea

Nella Granda il primo giorno della stagione più fredda dell’anno si celebra in cinque luoghi di bellezza: il progetto culturale ideato dall’editore Nino Aragno coinvolgerà, sabato 21 dicembre, villa Tornaforte a Cuneo, il Castello della Manta, la Confraternita di sant’Agostino a Monforte, la Torre Civica di Savigliano e il Filatoio di Caraglio.

Il 21 dicembre è il solstizio d’inverno e nelle culture di tutto il mondo questa particolare giornata è storicamente associata a simboli di rinascita e rinnovamento, simboleggiando il graduale ritorno della luce dopo il periodo più oscuro dell’anno. Di rinascita e dei tentativi di ritornare alla normalità dopo il secondo conflitto mondiale parlano anche gli scatti intimi e profondi di Robert Doisneau, il grande fotografo umanista francese, che testimonia la Liberazione e gli anni del secondo dopoguerra immortalando la gente delle periferie parigine pervasa da sentimenti di speranza, e quella voglia di rinascita che si respirava in ogni angolo delle strade, nei cabaret e nei bistrot della città.

Le storie di strada protagoniste delle fotografie di Doisneau prenderanno vita con i canti e la musica del Duo Sciapò sabato 21 dicembre, alle ore 16.30, al Filatoio di Caraglio nell’ambito del progetto “Solstizio d’inverno” di Nino Aragno Editore.

Nelle sale dell’ex setificio in cui è esposta la mostra “Robert Doisneau. Trame di vita”, andrà in scena il concerto «Festina Lente. Musica e storie di strada» con Sara Cesano (violino) e Sergio Pozzi (chitarra acustica e voce) che ci trasporterà nell’atmosfera parigina di un tempo, tra scene di vita e personaggi dei sobborghi parigini.

Il titolo del concerto è un inno alla lentezza di chi, però, non perde tempo. Deriva da una locuzione latina che unisce, in un ossimoro, due concetti antitetici, velocità e lentezza, e sta a indicare un modo di agire senza indugi, ma con cautela. Italo Calvino spiegava il motto attraverso la mitologia e la contrapposizione corrente tra Mercurio e Vulcano-Efesto. Il primo simboleggia la sintonia, ossia la partecipazione al mondo intorno a noi, mentre Vulcano la focalità, ossia la concentrazione costruttiva. Entrambi i personaggi sono conditio sine qua non per l’esistenza dell’altro.

L’ingresso è libero e gratuito, con obbligo di prenotazione scrivendo a: info@fondazioneartea.org

Locandina SOLSTIZIO D’INVERNO


Si ricorda che il concerto delle ore 18.00, organizzato nell’ambito del Public Program della mostra ROBERT DOISNEAU. Trame di vita è sold-out.